XYLELLA REPORT - copertina |
Un'inchiesta giornalistica densa come una spy story, costruita in oltre un anno di lavoro annodando ad uno ad uno gli indizi dsseminati da chi ha costruito a tavolino lo smantellamento della foresta degli ulivi del Salento.
Sessanta milioni di alberi, un polmone verde unico al mondo, una regione, la Puglia, magica e selvaggia.
Un batterio, di cui si conosce molto poco, è l'escamotage per liberalizzare lo sradicamento degli alberi finora intoccabili.
Un manipolo di agricoltori che sale sugli alberi, gridando aiuto.
Dietro l'angolo, colate di cemento sulle coste e la riconversione industriale degli uliveti secolari che nessuno vuole più.
La posta in gioco è l'identità di un popolo e una cassaforte stracolma di denaro.
Che la politica gestisce in libertà
AUTRICE: MARILU' MASTROGIOVANNI
ISBN 9788896286135
ISBN 9788896286135
AVVIATO ALLA STAMPA IL 20 APRILE 2015
... l'espianto e la riconversione degli uliveti secolari di Pugliaè una volontà preordinata dei politici in concorso con alcune categorie d agricoltori...
...ho
percepito, crescente, la consapevolezza che per tuttila xylella sta
diventando un'occasione per riappropriarsi della terra, di un modello di
sviluppo che sembra antico ma che, al contrariio,è modernissimo...
...l'informazione può essere un'arma pericolosa e sceglierla come strumento di servizio e non di potere,non di violenza, significa usarla come strumento democratico...
..la
Commissione Agricoltura attribuisce il disseccamento degli ulivi a
macchia di leopardo all'utilizzo dei pesticidi anche vietati e non
dalla xylella: “Dalla visita diretta della zona focolaio è
possibile accertare come il disseccamento non sia affatto ingente,
bensì a macchia di leopardo evidenziando alcune caratteristiche
particolari:
- maggiore presenza di sintomi di disseccamento negli ulivi potati in modo scriteriato ed eccessivo nel periodo di luglio (le piante di ulivo si potano notoriamente all'incirca a febbraio)
- - maggiore presenza di sintomi di disseccamento nei terreni che utilizzano in modo massiccio i disseccanti (in particolare il Rondoup della Monsanto, contenente glifosate) e i fungicidi (tra l'altro vietati), rispetto agli uliveti a conduzione biologica: questi ultimi dal canto loro mostrano lievissimi attacchi o sintomi da disseccamento, che potrebbero essere imputati anche a cause consuete e tradizionali;
- c'è da notare come gli uliveti salentini siano scarsamente curati, poiché storicamente questa era una zona di produzione di olio lampante che nei secoli esportava grandi quantitativi alla volta di Londra e il nord Europa in generale;
- per questo motivo gl ulivi sono stati scarsamente potati nei secoli e sono cresciuti come veri e propri giganti, le olive, per la maggior parte (ma non tutti gli ulivicultori adottano questa tecnica), vengono lasciate cadere e la raccolta si effettua da terra per “spazzolamento”. Questo ha portato molti agricoltori a non lavorare più il terreno e ad utilizzare da alcuni decenni i disseccanti e gli erbicidi per avere il “terreno pulito” e poter spazzolare tranquillamente...
Pensate
se invece del caso xylella qualcuno avesse rilevato i danni causati
dai prodotti chimici su piante e terreno: oltre al "danno di immagine", di cui hanno sempre paura i produttori di questi composti, forse qualcuno avrebbe anche potuto far loro causa 😜
...la
Procura di Lecce apre un fascicolo: le indagini sono coordinate da
Elisa Valeria Mignone a capo del pool sui reati ambientali, secondo
cui “gli esposti non sono destituiti di fondamento”. Il reato
ipotizzato è “diffusione colposa di malattia della pianta”, ma
le indagini sono ostacolate dal fatto che lo IAMB (1)
gode di immunità totale in quanto organismo
intergovernativo...
- IAMB: L'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari è un centro di formazione postuniversitaria, ricerca scientifica applicata e progettazione di interventi in parternariato sul territorio nell'ambito dei programmi della cooperazione internazionale. E' la struttura operativa del CIHEAM e, in quanto tale, gode dei privilegi di extraterritorialità riconosciuti dalla Repubblica Italiana agli organismi internazionali
...più
si distrugge, più si disinfesta, più si fanno ispezioni, analisi,
esperimenti, monitoraggi, e più soldi arrivano dalla Ue...
...basta
che gli ulivi appaiano imfetti per essere condannati...
...perchè
ancora oggi quei test sono messi in discussione dagli ispettori
europei dell'EFSA..
...addirittura
hanno provato a infettare il batterio dall'insetto all'ulivo e il
test è fallito.
Il
test di trasmissione da insetto a pianta funziona su pervinca (solo 2
piante) ma, come detto, fallisce sull'ulivo...
...non
solo ci sono i soldi per gli agricoltori danneggiati, ma i soldi
vanno a finire per far sradicare gli alberi da ditte selezionate con
apparente trasparenza ma con larga discrezionalità...
- ...prevede incentivi fino a 500.00€ se l'espianto è superiore al 30%...
...Perchè
gli ulivi sono un bene comune, sono di tutti, non solo dei loro
proprietari che li hanno avuti “in affido” da padri e madri: sono
gastronomia, ma anche paesaggio, turismo, folklore, cultura. Anche
industria cinematografica...
..."MA T'IMMAGINI, Marilù, se tutti gli uliveti abbandonati fossero dati in gestione a chi vuole amarli, a chi intende produrre con metodi tradizionali e senza chimica, commercalizzando poi quest'olio "sano" ...
..."MA T'IMMAGINI, Marilù, se tutti gli uliveti abbandonati fossero dati in gestione a chi vuole amarli, a chi intende produrre con metodi tradizionali e senza chimica, commercalizzando poi quest'olio "sano" ...
SE
INEVITABILE DOVREBBE ESSERE L'INDIGNARSI, D'OBBLIGO E' SAPERE CHE
UN'ALTRA REALTA' E' POSSIBILE: PER QUEST'ULTIMA, PER I NOSTRI FIGLI E
LE GENERAZIONI CHE VERRANNO,
NON POSSIAMO GIRARE LA TESTA DALL'ALTRA PARTE!!!
NON POSSIAMO GIRARE LA TESTA DALL'ALTRA PARTE!!!
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