patate |
PROPIETA' NUTRITIVE
La patata è un alimento che facilita l'alcalinizzazione del sangue ed è indicata nel trattamento delle acidosi metaboliche e per ristabilire l'equilibrio acido-base, soprattutto nelle persone anziane.
In bioterapia nutrizionale importanti sono anche le tecniche di cottura e gli abbinamenti con altri alimenti. Alcuni esempi:
PATATE PREZZEMOLATE hanno un'azione sedativa del sistema nervoso, mentre il potassio funziona da miorilassante. Cottura indicata in caso di irritabilità legata ad ansia e fatica.
PATATE LESSE favoriscono la diuresi e aiutano il fegato nelle sue funzioni di disintossicazione. Consigliate nei cardiopatici
PURE' DI PATATE indicato in caso di patologie renali , per i bambini in crescita e gli anziani
un amore di patata |
Un super alimento dagli innumerevoli utilizzi che sfortunatamente non sta vivendo un periodo felice.
Da qualche anno, infatti, sono notevolmente cambiati, e non in meglio, qualità e sapore.
Questa è la mia ultima spesa in un supermercato di una nota catena: un sacchetto di patate preconfezionate verdi e marcescenti 😢
PATATE VERDI E MALATE |
La prima cosa che colpiva ancor prima di aprirlo era indubbiamente l'odore poco piacevole. Quanto all'aspetto, poi, solo una delle patate si sarebbe salvata. Dico "sarebbe" perchè si presentava invece molle e molto acquosa. Tutte le altre verdi o marcescenti.
PATATA MOLLE ED ACQUOSA - STOCCAGGIO A BASSA TEMPERATURA |
PATATE VERDI - SOLANINA |
PATATA MARCESCENTE |
Premesso che il mio sacchetto non era una "svista" del personale, purtroppo da un po' di anni la maggior parte delle patate in commercio sono verdi, macchiate, marcescenti e/o acquose. Tutte caratteristiche che non dovrebbero avere perchè sono indice di una serie di problemi che si riversano sulla nostra salute.
SCABBIA ARGENTEA - by http://www.citteriopatate.it |
Questo perchè favorite dalle colture intensive e dalle tecniche commerciali di stoccaggio e vendita, sono andate sempre più diffondendosi le malattie che colpiscono questa pianta.
SCABBIA RETICOLATA -by http://www.citteriopatate.it |
Quanto alle patate verdi la causa è la consuetudine che è andata diffondendosi anche tra i piccoli coltivatori di lasciarle esposte al sole e alla luce per contrastare, grazie alla solanina, le malattie di cui sopra per far fronte, in qualche modo alle difficoltà che questo settore sta affrontando. Dati recenti vedono infatti la stagione pataticola 2017 in Italia caratterizzata da un andamento abbastanza complesso, con una sensibile diminuzione delle rese produttive provocate da un inverno anomalo e da un'estate torrida. La situazione mondiale della patata non è certo migliore. Paesi come
Polonia, settimo in classifica, e Nuova Zelanda sono in difficoltà.
Complessivamente producono oltre 2 milioni di tonnellate sui 368 milioni
totali (Fonte Faostat 2015).
Entrambi i Paesi vedono inoltre un calo produttivo dovuto alle forti piogge (alluvioni in alcuni casi) che hanno caratterizzato l'ultima stagione. Senza dimenticare la difficoltà di raccolta e la pregiudichevole conservabilità.
In Polonia le precipitazione sono sopra la media degli ultimi 40 anni e, visto che qui il tubero è assieme ai cereali una delle più importanti specie vegetali coltivate, se ne può capire la gravità. Mentre in Nuova Zelanda si inizia a parlare di razionamento del prodotto sugli scaffali e di carenza che sta diventando un problema di sicurezza alimentare.
Entrambi i Paesi vedono inoltre un calo produttivo dovuto alle forti piogge (alluvioni in alcuni casi) che hanno caratterizzato l'ultima stagione. Senza dimenticare la difficoltà di raccolta e la pregiudichevole conservabilità.
In Polonia le precipitazione sono sopra la media degli ultimi 40 anni e, visto che qui il tubero è assieme ai cereali una delle più importanti specie vegetali coltivate, se ne può capire la gravità. Mentre in Nuova Zelanda si inizia a parlare di razionamento del prodotto sugli scaffali e di carenza che sta diventando un problema di sicurezza alimentare.
La solanina è un glicoalcaloide prodotto dalla pianta della patata e delle altre solanacee per difendersi dall'attacco di animali, insetti (es. dorifora) e funghi (peronospera, fusarium, alternaria, scabbia argentea, rizzottonia), tossico anche per l'uomo.
PATATA VERDE . SOLANINA |
PATATA AVVIZZITA E GERMOGLIATA . SOLAINA |
Nel tubero della patata la solanina si produce e aumenta principalmente con l'esposizione alla luce (la patata diventa verde), ma incidono anche la tipologia di terreno, le tecniche colturali, la raccolta prima della completa maturazione e la cattiva conservazione. Un tempo si raccomandava di non consumare patate verdi, vecchie, germogliate e che avevano un gusto amaro o che "pizzicava"e questo perchè nessuna cottura neutralizza la tossicità della solanina che inizia a deteriorarsi solo fra i 243°-260°.
La solanina, nell'adulto, ha effetto tossico sui 2-5mg per kg di peso corporeo. Oltre i 6mg può essere letale. Nei bambini e in particolari condizioni di salute la soglia si abbassa.
I sintomi di un'intossicazione compaiono 8-12h dopo l'ingestione con nausea, vomito, diarrea, accelerazione del battito cardiaco,pupille dilatate, depressione del sistema respiratorio, ipotensione, febbre e dolori addominali.
UN PO' DI DI STORIA
La patata è una pianta erbacea della famiglia delle solanacee originaria dell'America meridionale.
Arrivata nel vecchio continente, per molto tempo venne coltivata solo come pianta decorativa e per alimentazione animale. Mantenne a lungo,infatti, la nomea di frutto del diavolo non solo per la forma che ricordava i bubboni della peste ma anche perchè i primi tentativi di consumo, foglie comprese, portarono ad intossicazioni e talvolta morte a causa della solanina in esse contenuta. Col tempo si imparò a come e dove coltivarla, come conservarla e cosa evitare diventando la protagonista delle tavole contadine ma anche dei nobili in preparazioni più elaborate.
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PATATE E LA GRANDE CARESTIA IN IRLANDA
In Irlanda, ma non solo, esistono monumenti reallizzati come simbolo della morte e dell'emigrazione di massa che ne dimezzarono gli abitanti in meno di cinquant'anni, per non dimenticare il popolo d'Irlanda colpito dalla grande carestia, .
The Famine Memorial _ Dublino |
A Dublino c'è The Famine Memorial , realizzada dallo scultore dublinese Rowan Gillespie , commissionata da Norma Smurfit (famosa filantropa Irlandese) e presentato alla città di Dublino nel 1997.
A Murrisk, ai piedi del Croagh Patrick, il monte sacro dell'Irlanda, c'è una
monumento che rappreaenta un veliero con la prua rivolta ad
ovest, verso l'Oceano Atlantico.
National Famine Monument - Murrisk |
Ma andiamo con ordine:
Inizi dell'800: la popolazione raddoppia. La miseria, la scarsità di cibo e le condizioni climatiche adatte fecero sì che le patate diventassero l’alimento più comune, se non l’unico, per buona parte della popolazione.
Si decide di puntare sulla varietà Lumper, selezionata per essere più produttiva.
1845 : primo raccolto mancato.
La peronspera si diffonde rapidamente in tutto il paese
1846: le patate da seme salvate dal precedente raccolto ma non perfettamente sane causano il secondo raccolto mancato.
"Non essendo rimasto niente da
raccogliere, molti braccianti agricoli persero il posto. I proprietari
semplicemente non erano in grado di pagarli.
Il governo avviò diversi lavori
pubblici, assumendo molti di quei poveracci, specie per la costruzione
di strade, in modo che potessero provvedere alla propria famiglia.
Alcuni trovavano lavoro solo nelle
Case di Lavoro, istituti che assumevano i bisognosi, i quali in cambio
della manodopera ricevevano vitto e alloggio. Il lavoro era duro. Spesso
il cibo era guasto e gli alloggi molto primitivi. Alcuni lavoratori non
sopravvissero.
Questi provvedimenti furono di un
certo aiuto. Ma il peggio doveva ancora venire. L’inverno 1846-47 fu
estremamente rigido, e impedì la maggior parte del lavoro all’aperto.
Vari enti governativi distribuirono generi alimentari gratis. Dopo due
anni, però, i fondi governativi per l’opera di soccorso si esaurirono, e
ogni aiuto era assolutamente inadeguato per la sempre crescente marea
di gente debilitata. Poi un’altra rovinosa batosta colpì l’Irlanda.
I proprietari, assenti e pieni di
debiti, continuavano a esigere l’affitto. Molti fittavoli non erano in
grado di pagare e di conseguenza migliaia vennero sfrattati dalla loro
terra. Alcuni abbandonarono i campi e andarono in città nella speranza
di una vita migliore. Ma senza cibo, senza denaro e senza casa, dove
potevano andare? Per un numero sempre più consistente l’emigrazione
diventò l’unica possibilità.
Emigrazione in massa
L’emigrazione non era una novità.
Dall’inizio del XVIII secolo c’era stato un continuo stillicidio di
emigranti dall’Irlanda verso la Gran Bretagna e l’America. Dopo
l’inverno del 1845 lo stillicidio diventò un torrente. Nel 1850 il
26 per cento degli abitanti di New York erano irlandesi: c’erano più
cittadini di origine irlandese lì che a Dublino, capitale dell’Irlanda.
Durante i sei anni di carestia
cinquemila navi compirono i 5.000 chilometri della pericolosa traversata
dell’Atlantico. Molte navi erano vecchie. Alcune erano servite in
precedenza per la tratta degli schiavi e non erano state messe in
disarmo solo a motivo dell’emergenza. Poche migliorie erano state
apportate agli alloggi estremamente angusti. Non esistevano servizi
igienici e i passeggeri dovevano sopravvivere con razioni limitatissime.
Irish memorial Philadelphia |
Migliaia di passeggeri, già
indeboliti dalla carestia, si ammalarono. Molti morirono durante la
traversata. Nel 1847 le navi dirette in Canada furono soprannominate
casse da morto. Dei circa 100.000 emigranti che trasportavano, più di
16.000 morirono durante la traversata o subito dopo lo sbarco. Le
lettere inviate a parenti ed amici in Irlanda descrivevano queste
condizioni proibitive, ma lo stesso gli emigranti partivano a frotte.
Alcuni proprietari terrieri
aiutarono i loro ex fittavoli. Uno, per esempio, noleggiò tre navi e
pagò il viaggio a un migliaio di suoi fittavoli. La maggior parte degli
emigranti, però, dovette arrangiarsi per pagare il biglietto. Spesso
solo uno o due componenti di una famiglia numerosa potevano permettersi
la traversata."
1847-1848: "Dopo due raccolti successivi di
patate andati male e gli sfratti in massa, la popolazione decimata
dovette sostenere un’altra terribile batosta: le malattie. Tifo,
dissenteria e scorbuto fecero molte altre vittime. Forse molti
superstiti pensarono che le cose non potevano andare peggio, ma si
sbagliavano.
Incoraggiati da un buon raccolto
nel 1847, gli agricoltori nel 1848 triplicarono il terreno coltivato a
patate e la Lumper divennne l'unica patata coltivata. Allora ci fu la catastrofe! Quell’estate fu molto piovosa. La
peronospora colpì di nuovo. Il raccolto andò perduto per la terza volta
in quattro anni eGli enti governativi e assistenziali erano arrivati al
limite delle loro possibilità. Ma il peggio doveva ancora venire. Nel
1849 un’epidemia di colera fece altre 36.000 vittime e all'odore delle patate in decomposizione si aggiunse quello dei morti il cui numero aumentava di giorno in giorno ."
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Se è vero che le malattie erano presenti anche quando le colture intensive non esistevano, altrettanto vero è che l'agrochimica e la sempre maggiore riduzione della biodiversità non sono di aiuto soprattutto con una pianta come questa che necessita così tanto di terreni non esauriti dallo sfruttamento.
NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO! : è bene non dimenticarlo mai
In agricoltura convenzionale vengono effettuati diversi trattamenti che vanno dalla concia del seme (la patata che si pianterà) e il trattamento con glifosate del terreno, ai successivi trattamenti antiparassitari e diserbanti fino ad arrivare al disseccante (per impedire l'ulteriore crescita dei tuberi raggiunto il calibro desiderato) e all'antigerminativo post raccolta.
FONTI:
IL POTERE FARMACOLOGICO DEGLI ALIMENTI - BIOTERAPIA NUTRIZIONALE (D. ARCARI MORINI, A. D'EUGENIO, F. AUFIERO)
SOLANINA - MANGIARE PATATE SENZA MAL DI PANCIA (LINDA E. SACCHETTI)
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