lunedì 8 ottobre 2012

deglutizione, apnee notturne


La deglutizione è un meccanismo neuromuscolare che va incontro ad una fisiologica maturazione rappresentata dal passaggio dalla deglutizione infantile alla deglutizione adulta o matura.
Per deglutizione atipica si intende un disordine della fase orale di deglutizione con mantenimento delle abilità motorie infantili che determinano disordini di tipo ortodontico, articolatorio e muscolo-scheletrico, nonché disordini di tipo posturale più generalizzati. Una delle conseguenze è anche la diffusa sindrome di apnee notturne e il russare, problemi non solo fastidiosi ma che mettono a rischio salute e vita.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (in sigla, “Osas”, acronimo anglosassone di “Obstructive sleep apnea sindrome”) è la seconda più importante patologia respiratoria dopo l’asma, per indici di prevalenza nella popolazione generale. E’ ampiamente prevalente nei soggetti obesi, con diabete e ipertensione; è associata a un aumentato rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca e aritmie cardiache, ictus). Può inoltre rappresentare il punto di partenza di importanti disfunzioni neuropsichiche

Durante gli episodi di apnea la saturazione di ossigeno nel sangue diminuisce temporaneamente, spesso in modo serio, e questo si ripercuote negativamente soprattutto sugli organi più sensibili allo stato di ossigenazione ematica:
·         cuore 
·         cervello
Numerosi studi hanno dimostrato che l’OSA rappresenta un fattore di rischio indipendente per
·         ipertensione
·         scompenso cardiaco
·         cardiopatia ischemica
·         aritmie
·         ictus
·         deficit neurocognitivi
Secondo uno studio eseguito negli Stati Uniti, il Wisconsin Sleep Cohort Study, una buona  percentuale dei soggetti con “ipertensione resistente” sono affetti da OSA
Secondo uno studio svolto dall'Università del Wisconsin le apnee possono promuovere l'angiogenesi e lo sviluppo dei tumori.
La mortalità da ictus e infarti del miocardio è significativamente più elevata nelle persone affette da apnea ostruttiva del sonno rispetto alla popolazione generale.

Inoltre, a causa della eccessiva sonnolenza diurna presente nei pazienti affetti da OSA, aumenta considerevolmente il rischio di incidenti stradali. Per questo motivo numerosi paesi europei

·         vietano la guida ai pazienti affetti da OSAS non in terapia.
 Secondo alcune stime in Italia circa 1.600.000 persone sono affette da OSA ma solo il 3% dei casi viene diagnosticato. Da questi dati si evince che l’apnea notturna rimane una patologia sottostimata.

Da qui l'importanza di rafforzare e rieducare la muscolatura
La terapia miofunzionale è una particolare forma di fisioterapia rivolta all’insegnamento di una corretta deglutizione ed al riequilibrio della funzione della muscolatura oro-facciale che è sempre alterata nella deglutizione scorretta. Il termine fu coniato nel 1912 da A. Lischer che la definì come “l’intervento terapeutico sulla muscolatura oro-facciale effettuato con esercizi di ginnastica muscolare”. Nel 1918 A.P.Rogers la presentò all’American Society of Orthodontists definendo i muscoli oro-facciali “apparecchi ortodontici viventi” proponendola come un accessorio indispensabile e non come una terapia alternativa alla ortodonzia classica. Nel 1928 Pierre Robin mise in relazione la postura bassa della lingua (Glossoptose) con l’ostruzione faringea e la respirazione orale, la predisposizione alle riniti e alle allergie respiratorie, ai disturbi gastro-intestinali, ginocchio valgo, torace ristretto e spalle cadenti, irregolarità dentali, enuresi e tendenza all’affaticamento psico-fisico con scarsa resa scolastica. Nel 1951 W.J.Straub indicò l’allattamento artificiale con il biberon come principale fattore eziologico della deglutizione atipica ed elaborò un dettagliato protocollo terapeutico per il ripristino di una corretta funzione della muscolatura oro-facciale. Nel 1964 R.E.Moyers distinse cinque tipi di deglutizione: infantile fisiologica, adulta fisiologica, atipica semplice, atipica complessa, infantile ritenuta. Nel 1967 Daniel Garliner fondò l’Istituto per la Terapia Miofunzionale di Coral Gables in Florida e la “Myofunctional Therapy Association of America”. Con il suo lavoro di schematizzazione degli esercizi usati nel trattamento rieducativo inizia la concezione moderna della terapia miofunzionale e presto s’impone come punto di riferimento e faro per i terapisti di tutto il mondo.




RIABILITAZIONE DELLA DEGLUTIZIONE






GINNASTICA RESPIRATORIA








La buona salute  dipende da un benessere generale e mantenersi in forma non giova solo all'aspetto fisico.


ESERCIZI PER RAFFORZARE E/O MANTENERE IN FORMA LA MUSCOLATURA

Eseguire i movimenti lentamente, ad occhi chiusi per evitare capogiri, seduti per evitare la perdita di equilibrio ( soprattutto per quanto riguarda gli esercizi che implicano il movimento della testa)
A seconda della forma fisica partire con sessioni di 3 fino ad arrivare a 10, numero sufficiente se gli esercizi, come auspicabile, vengono eseguiti giornalmente.

TESTA

1. Flessioni del capo
 - avanti
- indietro
- laterali

2. Rotazioni del capo
 - a destra
- a sinistra

3. Traslazioni del capo
- avanti (mantenendo il capo eretto e lo sguardo avanti)
- indietro

4. Circonduzioni del capo nei due sensi

MANI-POLSI

- Aprire e chiudere le mani con il pugno chiuso
- ruotare a destra e sinistra
- piegare avanti e indietro

AVAMBRACCI

-     Con le braccia tese in avanti, lateralmente o lungo il corpo piegare le braccia e portare i pugni alle spalle
-     Con le braccia tese in avanti o lateralmente ruotare gli avambracci a destra e sinistra

BRACCIA

-       Con le braccia tese in avanti incrociarle sopra e sotto e portarle indietro
-       Con le braccia tese ai lati ruotarle avanti e indietro portarle lungo i fianchi e poi in alto

SPALLE

- in alto
- in basso (lasciarle cadere abbandonate)
- avanti
- indietro
- ruotarle nei due sensi
- le due spalle contemporaneamente
- una per volta (controllare che l'altra non faccia il movimento inverso, ma sia ferma)

PIEDI E CAVIGLIE

Seduti o in piedi:
- contrarre e rilassare le dita dei piedi

In piedi, ovviamente una gamba per volta
- flettere e ritrarre il piede il più possibile
-ruotare a destra e sinistra

GINOCCHIA

Seduti o in piedi, sempre una gamba per volta:
- piegare il più possibile il ginocchio
- ruotare a destra e sinistra la parte inferiore della gamba

GAMBE

In piedi o, nell’impossibilità, seduti o coricati per terra, una gamba per volta:
-       sollevare il più possibile la gamba
-       portarla indietro il più possibile
-       alzarla lateralmente
-       ruotare in un senso e nell’altro

VITA

In piedi
-       flettere il busto in avanti e indietro
-       flettere lateralmente destra e sinistra
-       ruotare destra e sinistra

BOCCA

Questi non sono che alcuni degli esercizi che possono essere fatti da soli per rafforzare la muscolatura.
Le labbra durante la corretta deglutizione devono essere chiuse senza alcuna contrazione della muscolatura orofacciale.

Ø  Pronunciare esasperando il più possibile il movimento della bocca le vocali

Ø  prendere in bocca un po’ d’acqua e spingere a mo' di pompa fra le labbra 4-5 volte di seguito, sputare e ripetere l’esercizio fino ad aver consumato 1 bicchiere d’acqua.

Ø  Fare lo stesso esercizio con l’aria il più forte possibile;

Ø  Far fare l’esercizio vibrando le labbra come i cavalli;

Ø  Tirare il labbro superiore fino a coprire i denti e spingere il labbro inferiore il più avanti possibile

Ø  Fare schioccare la lingua sul palato (come si faceva per riprodurre il suono del trotto del cavallo

Ø  Formare con la lingua una specie di tazza, metterci un po’ d’acqua e pronunciare  “CHEI”

Ø  stringere i denti e toccare il palato con i bordi della tazza
Ø  con un po’ d’acqua e i denti stretti, inclinare la testa avanti e indietro
Ø  tenere qualche goccia d’acqua per un istante e poi inghiottire comprimendo la lingua sul palato, con denti serrati e labbra aperte

Ø  mettere un pezzo di liquirizia dietro gli incisivi e tenerlo con la punta della lingua. Deglutire senza ingoiare la liquirizia

Ø  solleticare il palato con la lingua muovendola a destra e sinistra senza muovere il mento

Ø  tirare fuori la lingua per toccare un qualsiasi oggetto senza sfiorare denti e labbra

Ø  tenere la lingua sul palato e aprire e chiudere prima i denti e poi solo le labbra

Ø  portare con le dita verso l’alto il labbro inferiore opponendo resistenza

Ø  Deglutizione dei liquidi -raccogliere sulla lingua la saliva presente nella cavità orale e intrappolare la saliva tra lingua e palato; deglutire mantenendo il contatto tra lingua e palato

Ø  prendere un piccolo sorso d’acqua e trattenerlo sulla parte di mezzo della lingua; mantenere i denti a contatto e deglutire con la punta della lingua sulle rughe e tenendo le labbra staccate


 Ø  Deglutizione dei cibi semisolidi. Si esegue come l’esercizio precedente ma l’acqua stavolta è sostituita da una bevanda più densa (yogurt) o con un cibo semisolido(budino).

Ø  Deglutizione dei cibi solidi. Si procede nel seguente modo:
-       masticare lentamente un pezzo di cibo di consistenza solida (cracker) con i denti
-       posteriori e da ambedue i lati;
-       posizionare il bolo sulla parte mediana del dorso linguale;
-       deglutire con la punta della lingua sulle rughe; controllare con uno specchio se si avvertono movimenti della lingua durante la deglutizione: se questa è avvenuta correttamente non si vedrà alcun movimento e non ci saranno tracce di cibo sulla superficie linguale






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