Il 16 OTTOBRE di ogni anno, dal 1981, viene celebrata la GIORNATA MONDIALE DELL' ALIMENTAZIONE. Fu scelta questa data in ricordo del giorno in cui, nel lontano 1945 venne fondata la FAO.
Quale occasione migliore per fare il punto sull'alimentazione in Italia.
Sapete chi è responsabile di tutte le informazioni in campo alimentare che ci arrivano, sia che si tratti dei media che della classe medica? Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali,o, meglio il CREA.
(Maurizio Martina ministro politiche agricole dal 22 febbraio 2014 al 13 marzo 2018)
Cos'è il CREA?
Il CREA, nato nel 2015, è il
principale Ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimentare, con
personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Mipaaf nato a seguito della riorganizzazione e successiva soppressione di altri enti importanti, ereditandone l'attività.
Tra questi enti soppressi vi era L'INRAN,l'ente che ha promosso la dieta mediterranea; l'ente che, con
i suoi studi e le sue banche dati, stilava le tabelle di composizione degli alimenti, attraverso le quali venivano aggiornate periodicamente le linee guida per una sana alimentazione.
Si, proprio quelle tabelle che tutti, prima o poi, abbiamo consultato,
anche solo in vista di una dieta, ma che sono seguite anche dalla
medicina ufficiale e che oggi rivestono una grande importanza per la
maggiore attenzione che abbiamo versor quello che mangiamo.
N.B.
Le tabelle, che ancor oggi vengono studiate ed utilizzate sono quasi completamente il frutto di analisi risalenti al 1998 quando ancora le colture, gli allevamenti intensivi e i processi di lavorazione non avevano raggiunto i livelli odierni.
N.B.
Le tabelle, che ancor oggi vengono studiate ed utilizzate sono quasi completamente il frutto di analisi risalenti al 1998 quando ancora le colture, gli allevamenti intensivi e i processi di lavorazione non avevano raggiunto i livelli odierni.
Il CREA si occupa di:
AGRICOLTURA E AMBIENTE
Il Centro si occupa della caratterizzazione e modellizzazione spazio-temporale degli agro-ecosistemi attraverso approcci interdisciplinari, con attività prevalenti nel settore agronomico dell’intensificazione sostenibile delle produzioni, della gestione efficiente delle risorse naturali (acqua, suolo, insetti utili e microrganismi) e con particolare riferimento alle relazioni tra sistemi di coltura, conservazione dei suoli, cambiamenti climatici (adattamento e mitigazione) e monitoraggio dell'ambiente
ALIMENTI E NUTRIZIONE
Il Centro è impegnato nella valorizzazione tecnologica e nutrizionale dei prodotti agroalimentari, nella tutela della salute umana, con particolare riferimento alla qualità, funzionalità e sostenibilità alimentare. Promuove campagne di educazione alimentare mediante definizione delle linee guida per la popolazione e fornisce supporto scientifico in materia di nutrizione per il settore agroalimentare, anche attraverso apposite attestazioni di qualità degli alimenti. Sviluppa analisi di scenario economico e sociale in materia di produzione e consumo di beni nel settore agro-alimentare
CEREALICOLTURA E COLTURE INDUSTRIALI
DIFESA E CERTIFICAZIONE
Il Centro si occupa
della difesa delle piante agrarie, ornamentali e forestali e delle
derrate alimentari da agenti biotici e abiotici. Definisce metodi di
difesa sostenibili, integrati e biologici dell’agroecosistema.E’
riferimento nazionale per la difesa e la certificazione dei materiali
di pre-moltiplicazione. Si occupa di controllo e certificazione di
materiali sementieri, della valutazione dei requisiti per
l’iscrizione o rilascio di privativa di varietà vegetali.
FORESTE E LEGNO
Il Centro promuove la
gestione sostenibile delle foreste e dell’arboricoltura da legno,
attraverso ricerche e studi sul miglioramento genetico degli alberi
forestali e sulla conservazione e gestione della biodiversità.
Sviluppa innovazioni tecnologiche per la valorizzazione delle
produzioni legnose in foresta e fuori foresta.
INGEGNERIA E
TRASFORMAZIONI
Il Centro svolge attività nel campo dei
processi e delle trasformazioni nei biosistemi per una gestione
sostenibile degli agroecosistemi e delle filiere agricole,
agroalimentari e agroindustriali. Svolge ricerche sullo sviluppo e
l'uso delle tecnologie, macchine e impianti per la produzione
primaria anche ai fini non alimentari, per il miglioramento delle
caratteristiche nutrizionali, di sicurezza e sensoriali dei prodotti
agro-alimentari e per il monitoraggio e miglioramento della qualità
lungo tutta la filiera agroalimentare, con particolare riguardo alle
produzioni ortofrutticole e olearie. Fornisce supporto e
consulenza tecnica e scientifica agli attori pubblici e privati dei
sistemi di riferimento e al processo di certificazione e di
armonizzazione della normativa.
OLIVICOLTURA, FRUTTICOLTURA E AGRUMICOLTURA
Il Centro si occupa di conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche, di genetica, genomica e miglioramento genetico di varietà e di portinnesti, di valutazione delle innovazioni varietali. Sviluppa metodi innovativi di propagazione in vivo e in vitro; applica metodi di gestione e di difesa integrata e biologica per il miglioramento della qualità e della conservazione dei frutti e/o di succhi. Si occupa anche di valorizzazione dei sottoprodotti agroalimentari.
ORTICOLTURA E FLOROVIVAISMO Il Centro si occupa di recupero, valorizzazione e miglioramento genetico di specie orticole e di specie di interesse ornamentale. Promuove innovazioni agronomiche per la sostenibilità delle colture ortive e ornamentali e delle produzioni vivaistiche, in pieno campo e sotto serra. Realizza studi sulla sicurezza degli alimenti vegetali freschi da orticoltura di pieno campo e da ambienti protetti. Analizza l'utilizzo di sostanze naturali, microorganismi antagonisti, compost e derivati per la difesa dai parassiti di specie di interesse per l’ortofloricoltura
POLITICHE E BIOECONOMIA
Il Centro sviluppa analisi conoscitive e interpretative delle dinamiche economiche e sociali di breve, medio e lungo periodo relative al settore agro-alimentare, forestale e della pesca. Svolge indagini sulle caratteristiche e l’evoluzione delle aree rurali e i rispettivi fattori di competitività. Analizza ad ampio spettro le politiche settoriali adottate, valutandone effetti, impatti e modalità attuative. Fornisce supporto alle istituzioni pubbliche e private operanti nel settore agro-alimentare, forestale e della pesca. Partecipa alla realizzazione di banche dati di settore all'interno del sistema statistico nazionale, producendo studi e pubblicazioni che favoriscano la divulgazione della conoscenza tra le istituzioni del territorio e le filiere produttive.
VITICOLTURA ED
ENOLOGIA
Il Centro è specializzato
nella conservazione, caratterizzazione e valorizzazione del
germoplasma delle varietà di uva da vino e da tavola, attraverso
studi sul miglioramento genetico, fisiologia, genomica e
metabolomica della vite. Promuove tecniche colturali innovative e
strumenti per la zonazione. Si occupa del controllo e della
certificazione dei materiali di propagazione e della gestione del
Registro Nazionale delle Varietà di Viti. Studi fisici, chimici ,
biologici e sensoriali sulla composizione e trasformazione delle uve
e sulla conservazione e valorizzazione della biodiversità dei
microrganismi, con particolare riferimento alla qualità delle
produzioni, alla tracciabilità, alla sostenibilità ambientale e
sicurezza alimentare.
ZOOTECNIA E ACQUACOLTURA
Il Centro si occupa di
miglioramento genetico, tecniche di allevamento e conservazione
della biodiversità, ivi compreso il mantenimento dell’allevamento
del nucleo del cavallo Lipizzano. Le attività di ricerca si
concentrano nei settori della genomica, alimentazione, fisiologia,
benessere animale, produzione e trasformazione di carne e latte.
Sviluppa innovazioni nell'ambito della strumentazione per il
controllo della sofisticazione dei prodotti caseari e delle carni,
nonché degli impianti e tecnologie avanzate per l'ottimizzazione
degli allevamenti.
Il CREA gestisce, fra l'altro:
- la RICA (Rete di Informazione Contabile Agricola), uno strumento comunitario finalizzato a conoscere la situazione economica dell'agricoltura europea e a programmare e valutare la Politica Agricola Comunitaria (PAC).
http://rica.crea.gov.it/public/it/index.php
- IL CENTRO DI RICERCA PER LA PATOLOGIA VEGETALE che, con le sue banche dati
dei fitofarmaci e dei prodotti utilizzabili in agricoltura biologica, si occupa della difesa delle piante agrarie e forestali da agenti biotici (batteri, funghi, virus, viroidi, fitoplasmi, ecc.) e abiotici (fisiopatie, condizioni pedoclimatiche avverse). Studia l’interazione tra pianta e patogeno, l’epidemiologia e la caratterizzazione delle popolazioni di organismi patogeni con metodi tradizionali e della biologia molecolare per la lotta alle malattie. Ricerca le fonti genetiche della resistenza e della tolleranza ai parassiti da applicare allo sviluppo di varietà/linee resistenti mediante l’uso di metodi convenzionali e biotecnologici. Studia la difesa delle colture nell’ambito dei metodi di produzione convenzionale, integrata e biologica. Cura la definizione di metodi di diagnosi utili nella prevenzione delle malattie; definisce le tecniche e le modalità di trattamento idonee a minimizzare i residui di fitofarmaci nei prodotti e nell’ambiente. Cura la messa a punto di tecniche di risanamento per la produzione di materiale di propagazione certificato esente da patogeni.
- la RICA (Rete di Informazione Contabile Agricola), uno strumento comunitario finalizzato a conoscere la situazione economica dell'agricoltura europea e a programmare e valutare la Politica Agricola Comunitaria (PAC).
http://rica.crea.gov.it/public/it/index.php
- IL CENTRO DI RICERCA PER LA PATOLOGIA VEGETALE che, con le sue banche dati
dei fitofarmaci e dei prodotti utilizzabili in agricoltura biologica, si occupa della difesa delle piante agrarie e forestali da agenti biotici (batteri, funghi, virus, viroidi, fitoplasmi, ecc.) e abiotici (fisiopatie, condizioni pedoclimatiche avverse). Studia l’interazione tra pianta e patogeno, l’epidemiologia e la caratterizzazione delle popolazioni di organismi patogeni con metodi tradizionali e della biologia molecolare per la lotta alle malattie. Ricerca le fonti genetiche della resistenza e della tolleranza ai parassiti da applicare allo sviluppo di varietà/linee resistenti mediante l’uso di metodi convenzionali e biotecnologici. Studia la difesa delle colture nell’ambito dei metodi di produzione convenzionale, integrata e biologica. Cura la definizione di metodi di diagnosi utili nella prevenzione delle malattie; definisce le tecniche e le modalità di trattamento idonee a minimizzare i residui di fitofarmaci nei prodotti e nell’ambiente. Cura la messa a punto di tecniche di risanamento per la produzione di materiale di propagazione certificato esente da patogeni.
Il CREA, per farla breve, si occupa di:
- educare ed informare chi si occupa di alimentazione anche a scopo terapeutico, oltre ad orientare i consumi
- educare, informare e promuovere pratiche agricole e di trasformazione degli alimenti per cui detiene anche brevetti
- ha come mission l'agricoltura 4.0 - promuove lo sviluppo dell'agricoltura industriale ed è, nel contempo, l'ente di controllo tutela del biologico
- promuove leggi e normative nel vasto campo di azione che spazia fra vari ministeri
Oggi
il CREA non solo riunisce organismi che hanno perso l'indipendeza, ma,
di fatto, si ritrova ad essere unica figura di riferimento per tutto
quello che riguarda la nostra vita, con a capo un ministero che non
viene quasi considerato perchè per l'opinone pubblica riguarda solo i
contadini. Il Crea e è controllore e controllato di se stesso nel suo
operato.E' un ente che si occupa del bologico ma tutela, anche
attraverso un sistema di scatole cinesi, gli interessi di aziende
private, volte in tutt'altra direzione, sotto la bandiera di progresso e
innovazione.
Il
Crea ogni anno aggiunge nuove piante e sementi all'elenco dei propri
brevetti (i brevetti crea spaziano anche nel mondo della lavorazione
degli alimenti).
Questo non solo limita la diversità biologica ma crea anche situazioni di dipendenza per agricoltori, selezionatori di sementi e produttori di alimenti perchè la vendita, l’acquisto e lo scambio di seme non certificato è illegale e passibile di sanzioni sia da parte della repressione frodi che della guardia di finanza.
Questo non solo limita la diversità biologica ma crea anche situazioni di dipendenza per agricoltori, selezionatori di sementi e produttori di alimenti perchè la vendita, l’acquisto e lo scambio di seme non certificato è illegale e passibile di sanzioni sia da parte della repressione frodi che della guardia di finanza.