lunedì 5 agosto 2019

IPERICO - HYPERICUM PERFORATUM

IPERICO

L'iperico è una pianta erbacea perenne che cresce spontanea nei campi incolti, nelle boscaglie e lungo i fossi praticamente su quasi tutto il territorio nazionale; tuttavia  la sua presenza è andata diminuendo grazie anche alle abitudini di raccolta. 
L'iperico può essere coltivato e non necessita di particolari cure in quanto pianta rustica che ben si adatta a qualunque tipo di terreno. Predilige il sole  e sopporta bene la siccità.


L'iperico ha fusti eretti alti da 20 ad 100 cm con foglie opposte e sessili, che, guardate in controluce, appaiono come bucherellate, per la presenza di piccole ghandole traslucide. Da qui i nomi volgari "millebuchi" e "millepertuis". I fiori, raccolti in grappoli, hanno 5 petali gialli con piccoli puntini neri e, se strofinati fra le dita, tingono di rosso.  La fioritura inizia intorno al 24 di giugno e dura circa un mese: questo oltre al nome volgare di "erba di San Giovanni", lo lega alle innumerevoli tradizioni e credenze di questo periodo.



IPERICO



L'iperico è una piata dalle mille virtù. Pianta legata alla luce e al solstizio d'estate l'iperico è chiamato anche "scacciadiavoli".
L'utilizzo come pianta medicinale risale agli antichi greci e se ne ha riscontro nel De Materia Medica di Dioscoride, importante trattato medico botanico del I sec d.C. Nel Medioevo veniva utilizzato dai cavalieri Templari per curare le ferite di guerra e migliorare l'umore dei soldati.. Presente nella farmacopea francese dal 1800, come per tanti altri rimedi fitoterapici, l'utilizzo dell'iperico si è andato via via perdendo col diffondersi della medicina moderna. Oggi l'iperico è fra le piante officinali più studiate e molti ne hanno riscoperto l'uso.


PROPRIETA'

L'iperico ha tante proprietà ma, come per tutte le erbe officinali, occorre un minimo di conoscenza per non trasformare un prezioso dono della natura in qualcosa di deleterio: l'idea che" una cosa naturale al limite non faccia niente, ma di sicuro non fa male" è un pessimo e pericoloso luogo comune! Se un tempo si doveva fare attenzione al massimo alla sua interazione con altre piante, oggi l'attenzione deve essere molto più ampia a partire dal terreno su cui cresce e le sostanze assorbite, fino ad arrivare ai medicnali di cui facciamo uso e i cibi, con i loro prodotti chimici, di cui ci nutriamo. Non bisogna poi dimenticare che ognuno di noi può reagire in modo diverso ai vari principi e l'utilizzo, soprattutto  se in notevoli quantità, o per lunghi periodi e nelle formulazioni concentrate può avere effetti collaterali.
Tra le proprietà principali conosciute:

-  è un ottimo cicatrizzante e aiuta la guarigione di ferite anche infette, sia in umana che in veterinaria (dalle ferite alle lesioni iniziali del tumore esterno dell'orecchio del gatto).  Stimola il sistema immunitario e aiuta la rigenerazione dei tessuti.
Per tagli, ferite, piaghe, scottature non profonde, eritemi solari, emorroidi, punture di insetti, herpes (oleolito)
Effetti positivi si sono riscontrati anche per patologie interne come ulcere allo stomaco (tisana), cistiti e affezioni bronchiali (tisana, tintura madre)

- è un antinfiammatorio. Sotto forma di oleolito o unguento può essere utilizzato nei massaggi per i dolori reumatici e articolari.


- è un efficace sostituto dei medicinali tradizionali nei casi di depressione lieve, ansia, stress e insonnia regolando il tono dell'umore (tisana, tintura madre)



AVVERTENZE, INTERAZIONI E CONTROINDICAZIONI

L'iperico, detta in modo molto semplicistico, agisce sulll'intero organismo e sul sistema immunitario aiutando l'organismo ad eliminare le sostanze tossiche o riconosciute come tali. Questo, di fatto, pur essendo un aspetto positivo, è da tenere ben presente se si fa uso di medicinali importanti o anche solo di contraccettivi con cui l'iperico interagisce.

Non essendovi dati certi sulla sicurezza, occorre fare molta cautela in gravidanza, allattamento e nella primissima infanzia.

L'iperico può essere fotosensibilizzante per cui, per precauzione, è bene non farne uso prima di esporsi al sole.



TISANA

In una tazza di acqua bollente lasciare in infusione per 10 minuti un cucchiaio di foglie e sommità fiorite secche.
Come tisana serale, o  fino a tre tazze al giorno se non si ci espone al sole, per un mese, quindi sospendere per almeno due settimane.



 OLIO DI IPERICO


OLIO DI IPERICO


L'olio di iperico è un oleolito ottenuto per macerazione in olio delle sommità fiorite. Come per tante altre cose vi basterà fare un giro in internet per trovarvi un'infinità di spiegazioni su come farlo e più cercherete e più vi capiterà di leggere tutto e il contrario di tutto. 
Di seguito semplicemente la mia esperienza che intendo arricchire andando avanti con le sperimentazioni e i riscontri sull'efficacia o meno.


Quest'anno ho deciso di provare a fare 4 tipi diversi di oleolito partendo da 4 oli diversi: evo, di oliva normale, di semi e mix evo e oliva normale.. La preparazione di base però è stata sempre la stessa:
ho raccolto nel pomeriggio uno ad uno i fiori che mi servivano a riempire un barattolo in vetro.
La tradizione vuole che si raccolga l'iperico nella notte di San Giovanni, ma al di là di tutti i rituali, personalmente credo che non ci sia niente di più magico e rispettoso della natura che raccogliere solo quello che serve, non "saccheggiando" le piante che avranno così modo di continuare la fioritura anche dopo il nostro pasaggio, nutrire api ed altri insetti e produrre i semi che daranno vita a nuove piante. 
I fiori dell'iperico sono riuniti a grappolo che fioriscono in successione per circa un mese a seconda delle condizioni climatiche. Ogni fiorellino raggiunge la massima apertura in un giorno, quasi seguendo il sole a cui è legato. Raccogliere i fiori perfettamente asciutti, nel momento di massima apertura ci eviterà di far irrancidire l'olio con parti non sane della pianta o eccessiva umidità. Madre natura  ci sarà poi grata se, lasciando almeno qualche fiorellino aperto per ogni pianta, ce ne andremo senza lasciare la desolazione.


IPERICO - raccolta fiori sani e asciutti



IPERICO - riempire un barattolo in vetro




IPERICO - ricoprire di olio

Una volta riempito il barattolo, comprimendo leggermente i fiori senza schiacciarli, ho versato l'olio fino ad arrivare quasi al bordo. Ho appoggiato sopra il coperchio in modo che non si formasse condensa e preservandolo da insetti e impurità. Ho quindi riposto il barattolo su un davanzale alla luce ma non sotto il sole diretto. Questa scelta personale è stata dettata semplicemente dal fatto che ritengo che l'esposizione diretta, tanto più in un'estate calda come questa, avrebbe portato la temperatura dell'olio pari a quella di una frittura modificandolo non positivamente. I primi giorni sono stati i più delicati perchè occorre due volte al giorno rigirare assolutamente il contenuto per evitare che rimangano fiori fuori dall'olio rovinando il tutto. In mancanza di tempo consiglio l'utilizzo dei pressini in plastica.

l'utilizzo dei pressini impedisce l'affioramento dei fiori di iperico 




Complice un'estate calda e quasi senza precipitazioni, in un mese l'olio è diventato rosso e profumato (si può arrivare ad un massimo di 40gg.). Trascorso questo periodo è bastato filtrarlo con qualche garza e metterlo nei pratici boccettini contagocce di vetro scuro da conservare al buio e, possibilmente, al fresco.


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Partendo dal presupposto di poter avere a disposizione un olio il più possiblile naturale che non abbia assorbito prodotti chimici (consentti e non) nelle fasi di coltivazione e della successva lavorazione, diamo un'occhiata alla materia prima OLIO


OLIO EVO - OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE
L'olio extravergine di oliva si ottiene semplicemente per spremitura a freddo delle olive e per questo ne mantiene le proprietà.
E' ricco di clorofilla e di carotene (ostacola l'ossidazione e l'irrancidimento).
L'olio extravergine di oliva contiene antiossidanti che forniscono all'organismo una protezione contro i processi nfiammatori.
L'olio extravergine di oliva sulla pelle ha azione nutriente, emolliente, e contrasta i tumori.

OLIO DI OLIVA
L'olio di oliva pur mantenendo alcune delle proprietà dell'olio non è tuttavia così ricco e salutare.
L'olio di oliva si ottiene miscelando oli raffinati e una parte di oli vergini. 


 Processo di raffinazione

 Il processo di rettificazione o raffinazione avviene in tre fasi:

  1. deacidificazione: l’olio viene trattato con la soda per eliminarne l’acidità; al termine di questa fase l’olio viene definito “deacidificato” o “neutralizzato”
  2. decolorazione: le sostanze ossidate presenti in un olio lampante vengono eliminate grazie al contatto con carboni vegetali attivati o terre decolorate. In questo modo l’olio assume un colore giallo tenue, simile a quello degli oli di semi
  3. deodorazione: consiste nell’eliminazione di qualunque odore sgradevole possa avere l’olio lampante. Per ottenere questo risultato viene riscaldato fino a 200 gradi sottovuoto. Vengono così prodotti in minima parte i grassi trans, ovvero grassi insaturi, nocivi per la salute. Alla fine l’olio è totalmente inodore e assume un vago sapore di mandorla


OLIO DI SEMI 
L'olio di semi viene ottenuto per estrazione, generalmente chimica, da sementi portate ad alte temperature, e successiva rettificazione.Tra i solventi più usati c'è l'esano, un idrocarburo conosciuto per essere molto tossico e pericoloso che può causare danni al sistema nervoso.

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TINTURA MADRE

TINTURA MADRE DI IPERICO
Anche per la tintura madre troverete tanti modi di farla. Per le tinture madri in commercio esiste una normativa riguardo la preparazione.

Il procedimento che utilizzo è come quello dell'oleolito, sostituendo semplicemente l'olio con alcol alimentare. La macerazione, in questo caso,  viene effettuata riponendo il barattolo, ben chiuso, al buio per 30gg.  Personalmente non utilizzo l'acqua nè durante la macerazione, nè nella conservazione, perchè ritengo che il cloro e le altre sostanze con cui purtroppo abbiamo a che fare ne altererebbero le proprietà. Lascio la diluizione, quindi, solo al momento del consumo.

La posologia è di 20, massimo 50 gocce in un bicchiere d'acqua da 1 a 3 volte al giorno per due mesi



UNGUENTO

UNGUENTO DI IPERICO


L'unguento racchiude le proprietà dell'oleolito per massaggi e scottature e la praticità di un preparato non liquido,  ideale se si è in viaggio.
95 g di oleolito di iperico
10-15 ca. g di cera d'api (la quantità di cera determina la solidità dell'unguento)

Sciogliere a bagnomaria la cera, quindi, a fuoco spento, unire l'oleolito e amalgamare bene, avendo cura di  lasciare il composto a contatto del calore solo lo stretto necessario. Versare in piccoli barattoli e lasciare raffreddare, quindi chiudere.
A seconda dell'olio usato per l'oleolito si avrà un unguento dal colore diverso: color carne se evo/oliva, rosa se di semi.

Ottimo per mani e piedi.


UNGUENTO DI IPERICO




RATAFIA'

1 litro di grappa
15-20g di sommità fiorite
1 limone non trattato tagliato a pezzi 
zucchero (facoltativo) a piacere

mettere il tutto in un barattolo di verto e lasciare in infusione per 1 mese, quindi filtrare.



IPERICO - preparazione ratafià










APPROFONDIMENTI
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- Profilo e azione di Hypericum perforatum
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- la grappa infernale
- iperico - farmacologia
- L'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) contiene i principi biologicamente attivi ipericina e iperforina. L'erba di San Giovanni (iperico) può aumentare la serotonina nel sistema nervoso centrale e, a dosi molto elevate, agisce come un inibitore delle monoaminossidasi (IMAO)
- Iperico e depressione: farmacologia e interazioni farmacologia e interazioni - 
- Erba di San Giovanni: usi e leggende tra sacro e profano  

 DEPRESSIONE, LE SOLUZIONI NATURALI




 - l'iperico come antidepressivo funziona


 PLANTE MEDICINALE: MILLEPERTUIS (HYPERICUM PERFORATUM)





MILLEPERTUIS - HERBORISTES DU PEUPLE

 

 

- Chroniques végétales - Le millepertuis (video disponibile dal 10/03/2019 al 10/03/2022)

 

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